È in libreria, edito da Il Mulino, il volume dal titolo “Al cuore della democrazia. Contributi e riflessioni dalla 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia”, che raccoglie gli atti del grande appuntamento ecclesiale svoltosi a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024. Curato dal Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, il libro è molto più che una cronaca di quanto accaduto: è il ritratto corale di un popolo in cammino, che crede nella democrazia come vocazione condivisa, ben oltre la sua sola dimensione procedurale. Come scrive mons. Luigi Renna nell’introduzione, “la 50ª Settimana sociale ha ricevuto una notevole eredità” e ha saputo interpretarla “come esperienza da innovare nell’ottica di quella ‘fedeltà dinamica’ propria della dottrina sociale della Chiesa”. Per questo, il tema scelto — la partecipazione — è stato trattato a partire dalle sue radici culturali e spirituali, attraversando le urgenze del presente e aprendosi a uno sguardo profetico sul futuro.
Nel volume si intrecciano voci autorevoli — dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al cardinale Matteo Maria Zuppi, a papa Francesco — e contributi che offrono chiavi di lettura articolate e appassionate, come quello di Michele Nicoletti su come “amare la democrazia” o quello di Elena Granata, che ha ricordato come “la partecipazione non potrà più avvenire nelle forme del passato”. Emerge un lessico nuovo, un vocabolario della collaborazione che prova a fare spazio anche a quelle espressioni “radicali e minoritarie” che spesso, come ha scritto lo stesso Mons. Renna, “provocano ma bisogna avere il coraggio di riconoscere che senza di loro la democrazia si atrofizza”.
A rendere unico questo volume è anche l’inserimento delle meditazioni bibliche e patristiche, delle esperienze delle “piazze della democrazia”, delle “buone pratiche” raccontate da tutto il territorio italiano, in un dialogo ininterrotto tra riflessione e azione. “Le parole di papa Francesco — ricorda Mons. Renna — dicono quanto per noi la Dottrina sociale della Chiesa sia imprescindibile”, mentre la Costituzione, citata con forza da Mattarella, continua a offrire l’orizzonte del bene comune come terreno di convergenza fra le diversità.
Il volume è, infine, anche uno strumento per il futuro. Elena Granata evidenzia infatti che il metodo stesso della Settimana sociale — laboratoriale, dialogico, sinodale — può diventare “una filiera corta della politica”, in grado di accorciare le distanze tra pensiero e azione, tra comunità e istituzioni. E in questa prospettiva “non basta dare da mangiare, bisogna rimuovere le cause della fame”. Un libro che interroga, incoraggia e accompagna: rivolto a chi ha partecipato alla Settimana sociale, a chi l’ha seguita a distanza, a chi desidera scoprire come la fede possa ancora generare visioni condivise, al cuore della democrazia.
Andrea Canton