“Una sorpresa dello Spirito”. Così Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, chiama la “rete di Trieste”: un gruppo – in continua crescita – di amministratori locali di ispirazione – e con formazione – cattolica, che si sono incontrati a Trieste a margine della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia lo scorso luglio. Il progetto informale della “rete di Trieste” è in continuo sviluppo, con i primi incontri in presenza in arrivo.
Russo è uno dei componenti di questa rete: “La chat iniziale – racconta – che era di una trentina di persone, è via via cresciuta fino a diventare un luogo in cui centinaia di amministratori oggi si confrontano anche in maniera molto vivace. Condividono le esperienze che fanno sul loro territorio e alcune riflessioni”.
L’urgenza di costruire questa rete nasce dal bisogno di superare l’isolamento di chi opera nelle amministrazioni pubbliche: “Oggi il rischio è quello di trovarsi un po’ soli, e quindi la voglia era quella di provare a vedere quanti eravamo e come si poteva costruire una rete, un contenitore ancora più solido che rispondesse a queste esigenze”.
Per mantenere vivo il dialogo, sono stati organizzati tre incontri territoriali, in programma il 30 novembre a Roma, il 1° dicembre a Napoli e il 14 dicembre a Milano. “L’obiettivo – spiega Russo – è cominciare a costruire l’ossatura di una organizzazione magari informale, ma che provi a raccontare le esperienze che stiamo facendo in tutte le province del Paese”.
Ogni appuntamento inizierà con “un momento di riflessione spirituale proprio sul ruolo dell’impegno e dell’impegno politico”, seguito da una “mia introduzione e ricognizione su quello che è lo stato dell’arte”. Saranno adottate le modalità delle Settimane Sociali, che prevedono gruppi di lavoro per valorizzare il contributo di tutti. Attraverso gli incontri territoriali verrà via via definita una piattaforma programmatica che possa raccogliere le priorità comuni. “Vorremmo individuare – annuncia – quattro o cinque punti sui quali, trasversalmente rispetto alle diverse appartenenze politiche, i cattolici impegnati nelle amministrazioni possono trovare un comune punto di impegno”. Tra le priorità emergono temi fortemente richiamati da Papa Francesco, come l’attenzione all’ambiente, considerato una responsabilità condivisa, e alle periferie, non solo urbane ma anche esistenziali.
Un altro punto cruciale sarà la centralità di giovani e anziani, spesso dimenticati, ma fondamentali per la costruzione di una società inclusiva. Russo sottolinea anche l’importanza di un welfare più radicato sul territorio, capace di rispondere alle esigenze locali, e la necessità di rinnovare le modalità di partecipazione politica. Di fronte alla crescente disaffezione al voto e al coinvolgimento nei partiti, nei movimenti e nei sindacati, si avverte l’urgenza di sperimentare nuove forme di coinvolgimento e collaborazione.
C’è grande attesa per l’incontro nazionale di gennaio. Russo anticipa l’intenzione “di battezzare nel grande evento di Roma di fine gennaio una mozione da presentare poi contemporaneamente in tutti i 100 capoluoghi di provincia, in tutti gli altri Comuni e nelle venti regioni”. L’obiettivo è dimostrare la presenza capillare e pervasiva dei cattolici impegnati nelle amministrazioni: “Facendolo auspicabilmente nel corso della stessa giornata e dimostrando una presenza dei cattolici che probabilmente è più radicata e più pervasiva sul nostro territorio di quanto oggi sia immaginabile”. “Con lo spirito – conclude – e la metodologia della Settimana Sociale, lavorando in gruppo e facendo sentire tutti i protagonisti”.
Andrea Canton