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Settimane Sociali

Il Percorso socio-politico della Chiesa di Milano

Il Percorso socio-politico della Chiesa di Milano

Il Percorso socio-politico 2024-2025 dell’Arcidiocesi di Milano, intitolato “Dal Dialogo Sociale all’Amore Politico”, nasce in continuità con i temi emersi durante la 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia. Questo itinerario si propone di accompagnare e sostenere la vocazione dei fedeli all’impegno sociale e politico, approfondendo alcune prospettive fondamentali per comprendere la complessità dei nostri giorni, per analizzare la realtà socio-politica ed economica che ci circonda e interpretarla alla luce del Vangelo. “Desideriamo – si legge su www.chiesadimilano.it – come Popolo di Dio che entra nella storia, essere cittadini consapevoli e partecipi, capaci di operare con spirito di apertura e servizio per il bene comune”.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, giovani e adulti che desiderano pensare insieme la bellezza dell’impegno sociale politico. Il primo appuntamento è in programma per il 20 novembre all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ci si incontrerà per parlare di come dialogo e partecipazione possano guidare la progettazione di un futuro che metta davvero al centro il bene comune. A gennaio, il giorno 25, si prosegue alla Fondazione Ambrosianeum, con un incontro dedicato al valore della cura e della comunità. Sarà un momento di confronto per capire meglio come queste due dimensioni possano intrecciarsi e sostenersi reciprocamente.
Il percorso entra poi nel vivo mercoledì 5 febbraio, ancora una volta alla Cattolica, per un dialogo su pena e speranza, due temi che sembrano lontani ma che, se affrontati insieme, ci aiutano a comprendere come giustizia e comunità possano lavorare in armonia. E infine, sabato 22 marzo, ci si ritrova alla Fondazione Ambrosianeum per l’ultima tappa, dedicata alla partecipazione attiva per il bene comune: si parlerà di impegno condiviso e di come, insieme, si possa fare davvero la differenza.
“In un tempo in cui il dialogo e la corresponsabilità sono più che mai necessari – ricordano i promotori – ci proponiamo di rafforzare lo slancio verso una partecipazione attiva nella costruzione del bene comune […] Se il processo sinodale ci ha allenati al discernimento comunitario, ora abbiamo l’opportunità di essere veri pellegrini di speranza nei nostri territori e nelle diverse realtà”.

Andrea Canton