Al cuore della Democrazia

Settimane Sociali

Rome 11 agosto 2018
Incontro dei Giovani Italiani con Papa Francesco in preparazione al Sinodo.
"Per mille strade siamo qui"
Una mano indica il cielo, la speranza.

La Scuola di POP 2025: un ponte tra spiritualità e impegno politico

La terza edizione della Scuola di POP, organizzata dall’Arcidiocesi di Torino, è il nuovo capitolo di un progetto che continua a crescere e a innovare. Questo percorso di formazione politica nasce dalla consapevolezza di un bisogno sempre più pressante di luoghi dove fede e impegno pubblico possano dialogare, dando forma concreta alla costruzione del bene comune. “Non vogliamo una scuola che si limiti a offrire contenuti tecnici, ma un luogo in cui costruire una visione politica radicata nei valori cristiani”, afferma Alessandro Svaluto Ferro, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro. Un tema centrale della nuova edizione è il forte legame con la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, svoltasi a Trieste nel luglio 2024. “La Scuola di POP rappresenta una risposta alla chiamata emersa a Trieste: un impegno concreto per favorire la partecipazione e coltivare un’autentica cittadinanza attiva”, sottolinea Svaluto Ferro. Questa continuità si traduce non solo nei temi trattati – come la democrazia partecipativa e le transizioni ecologiche e digitali – ma anche nel metodo: “abbiamo scelto di adottare l’approccio sperimentato a Trieste, che unisce riflessione personale e lavoro di gruppo per elaborare proposte politiche concrete”.
La Scuola di POP 2025 si articola in due percorsi principali. Il primo, definito “canonico”, è strutturato in due aree complementari. La prima, intitolata “Spiritualità in Politica”, esplora le radici etiche e valoriali dell’impegno politico, proponendo riflessioni su temi quali l’antropologia cristiana, il pensiero sociale della Chiesa e la necessità di ridare anima alla politica. La seconda area, denominata “Le Politiche”, affronta invece le sfide concrete del nostro tempo, tra cui lo sviluppo sostenibile, le migrazioni e l’intelligenza artificiale. “La dimensione etica e spirituale – spiega Svaluto Ferro – è un presupposto, ma deve tradursi in scelte pratiche e incisive. Non si può fare politica senza visione, ma neanche senza azione”.
Accanto al percorso tradizionale, si sviluppa la Scuola di POP – OFF, un’iniziativa pensata per portare la formazione politica oltre i confini della diocesi e raggiungere catechisti, insegnanti di religione e gruppi giovanili. “Vogliamo che la politica – afferma Svaluto Ferro – diventi una dimensione condivisa, accessibile a tutti, non un privilegio per pochi”.
Elemento distintivo della Scuola di POP è il suo metodo didattico, che unisce momenti di ascolto, silenzio personale e confronto comunitario. “La partecipazione è al centro del nostro progetto”, ribadisce il direttore dell’Ufficio diocesano. I partecipanti, oltre a seguire lezioni e seminari, saranno coinvolti nella stesura di proposte politiche che rappresentino un ponte tra riflessione e azione concreta: “non vogliamo limitarci alla formazione teorica. Il nostro obiettivo è che i partecipanti si impegnino attivamente nei loro contesti locali”.
La Scuola di POP si pone anche come spazio di dialogo sereno e costruttivo, lontano dalle polarizzazioni e dalle logiche divisive che caratterizzano il dibattito pubblico odierno. “Per noi, politica e fede non possono essere separate. La nostra Chiesa vuole essere una presenza viva nella città, capace di entrare nelle sue contraddizioni e di offrire un contributo positivo”, conclude Svaluto Ferro.
Con un calendario ricco di appuntamenti e un approccio innovativo, la Scuola di POP 2025 si prepara a essere un laboratorio di idee e azioni per chi crede che la politica possa essere ancora una vocazione al servizio del bene comune.

Andrea Canton