Esplorare il “cuore” della democrazia è un’impresa affascinante ma non semplice: è un po’ come cercare di esaminare quel che rende fertile un terreno chiamato ad ospitare una gran varietà di colture. La partecipazione è, per una democrazia, l’ingrediente che la rende capace di continue fioriture.
In tutti i contesti di impegno sociale, una più forte partecipazione delle persone non solo permette di raggiungere specifici obiettivi, ma crea anche relazioni, coesione sociale, scambio di idee, nuove solidarietà, alimentando così il terreno di cui vive una democrazia. Viceversa, dove la partecipazione diminuisce, via via subentrano solitudine, indifferenza, sterilità, abbandono: la dimensione comunitaria e la consapevolezza di essere popolo – demos – diventano più fragili e la democrazia rischia di indebolirsi e di ammalarsi.
L’attività preparatoria verso la Settimana Sociale è stata immaginata proprio come un’indagine sulla partecipazione, che ciascun gruppo – una comunità, un’equipe di lavoro – può realizzare, consultando la propria esperienza di impegno sociale e politico.
Naturalmente, un progetto rivolto al carcere è diverso da un’impresa nell’ambito dell’agricoltura sostenibile, a una buona pratica nell’assistenza domiciliare agli anziani soli, o al percorso di un gruppo di studio e discussione sull’etica sociale cristiana. Tutte queste iniziative arricchiscono la vita democratica con i loro frutti specifici, e d’altra parte tutte sperimentano concretamente l’importanza e i benefici del coinvolgimento attivo di operatori, beneficiari e comunità, così come ne conoscono le fatiche e le difficoltà.
A ciascun gruppo proponiamo, allora, di svolgere una breve attività di riflessione sulla propria esperienza di incontro e confronto e/o di cooperazione e azione sociale – quale che sia l’ambito più specifico di interesse o di impegno – per mettere a fuoco qualche aspetto che aiuti a comprendere più a fondo i benefici e, d’altra parte e più in dettaglio, le fatiche della partecipazione.
Ci interessa raccogliere elementi più precisi sulla natura delle fatiche che si incontrano nei diversi contesti, perché questa esplorazione è parte del percorso che proseguirà a Trieste con le giornate di lavoro dei Delegati alla 50ª Settimana Sociale: per elaborare proposte a sostegno della vita democratica sarà importante poter tener conto degli ostacoli da superare e delle difficoltà di cui farsi carico.
La consultazione diffusa proverà a raccogliere due punti di vista sui benefici e sulle fatiche della partecipazione. Il primo è quello di ogni persona coinvolta in un processo cooperativo di impegno sociale: ascoltare, prendere parola, confrontarsi, mediare, mettersi in discussione e a disposizione… questi e altri tratti tipici di un percorso di gruppo portano con sé un valore aggiunto, degli aspetti di crescita e maturazione che ci rinforzano come persone, come membri di una comunità, come cittadini disposti a impegnarsi. D’altra parte, però, ciascuno avverte anche le difficoltà connesse alla partecipazione: le resistenze interiori, le spinte ad abbandonare, i motivi di scoraggiamento, le difficoltà delle relazioni…
Il secondo punto di vista che vorremmo raccogliere è quello dell’equipe che si fa promotrice di un progetto, di un’iniziativa, di una pratica: condividere un progetto, ascoltare un territorio, decidere, coordinare, organizzare, interloquire con altre realtà, interessare le istituzioni… Queste e altre azioni richiedono il coinvolgimento attivo di tutti i membri del gruppo promotore, ma anche quello più ampio di volontari, di operatori, dei destinatari, del territorio… Quando questo coinvolgimento riesce, in cosa si arricchisce una comunità, quali benefici ne trae? Qual è il valore aggiunto che maggiormente si percepisce, al di là del raggiungimento degli stessi e più specifici obiettivi di trasformazione della realtà? E, d’altra parte: quali sono gli snodi più faticosi, dove si incontrano gli ostacoli maggiori, cosa rende più difficile il coinvolgimento attivo delle persone e la loro partecipazione?
Ciascun gruppo di lavoro può scegliere liberamente il punto di vista su cui concentrarsi. Possono, naturalmente, anche essere scelti entrambi (ma conviene in questo caso sviluppare due percorsi distinti), tuttavia suggeriamo queste preferenze:
- Il punto di vista personale: è più adatto per gruppi che si raccolgono per esaminare e discutere problemi, il cui obiettivo è quello di prestare ascolto e dare parola a più persone, arrivando a conclusioni comuni e a eventuali proposte. È il caso dei Cantieri sinodali, ma anche di gruppi locali di Associazioni nazionali, di gruppi di studio o lavoro che si sono dedicati a problemi specifici di un territorio, a Commissioni istituite in cooperative, scuole, organizzazioni studentesche, singole parrocchie, amministrazioni locali…
- Il punto di vista dell’equipe promotrice di una iniziativa sociale: è più adatto per gruppi che si riuniscono per progettare e avviare iniziative, che hanno esperienza nel passare dall’ideazione alla realizzazione di servizi, trasformazioni, sperimentazioni… È il caso delle realtà promotrici di Buone Pratiche, ma anche di altri gruppi che, intercettando bisogni, si sono attivati per sensibilizzare comunità e territori e per coinvolgere fattivamente altre realtà, istituzioni o la cittadinanza.
Ogni gruppo, individuando un proprio referente, può registrarsi autonomamente, svolgere l’attività preparatoria e inviarne i risultati. Registrandosi occorrerà indicare a quale dei due punti di vista (del partecipante o dell’equipe promotrice) si intende contribuire, perché i materiali di lavoro che verranno distribuiti saranno diversi per i due percorsi.
In entrambi i casi l’attività preparatoria propone un breve percorso attraverso cui raccogliere, ascoltare e provare a integrare le voci di tutti e tutte, in modo che da ciascun gruppo di lavoro possano emergere le tante sfaccettature dei benefici della partecipazione e non più di due o tre spunti più analitici sulle fatiche, come esito di una dinamica di discernimento di comunità. L’attività non vuole essere un sondaggio e non mira alla scrittura di un documento: il suo scopo è quello di sperimentare una metodologia di ascolto, di confronto e di sintesi in grado di coinvolgere tutti i partecipanti, perché il contributo sintetico che emergerà possa essere realmente il più sentito dal gruppo di lavoro. Una metodologia analoga sarà utilizzata anche per i lavori della Settimana Sociale e sperimentarne alcuni aspetti potrà essere di aiuto anche per mettere a punto la dinamica dei lavori dei Delegati.
Per svolgere l’attività saranno messi a disposizione questi materiali (il “kit” annunciato):
- Una prima scheda, pensata per le persone che coordineranno l’attività, con alcune indicazioni per la preparazione del breve percorso: a seconda della numerosità del gruppo si potranno scegliere modalità diverse ed occorre qualcuno che si occupi di questa “regia”. È stata elaborata una metodologia per gruppi fino a 8 partecipanti e una per gruppi da 9 partecipanti in su. Si tratta di un compito semplice, che non richiede di elaborare sintesi, ma unicamente di dare via via al gruppo di lavoro le indicazioni sui diversi momenti del percorso.
- Un set di schede di lavoro, in formato *.pdf, da distribuire via via a tutti i partecipanti all’attività nei diversi passaggi.
I/le coordinatori/trici avranno anche il compito di condividere i frutti del lavoro tramite il formulario disponibile sul sito delle Settimane Sociali: anche in questo caso si tratterà di una operazione semplice e breve.
Sappiamo bene che il tempo è una risorsa preziosa e, d’altra parte, tutti sappiamo anche che i processi di dibattito e confronto ne richiedono molto. Per questo abbiamo provato a curare con attenzione la metodologia, per cercare un equilibrio che consenta di favorire la partecipazione attiva di tutti/e coloro che la svolgeranno e – insieme – di raggiungere in un tempo ristretto delle sintesi di qualità da poter condividere.
L’attività richiede in tutti i casi due incontri, ciascuno della durata un paio di ore al massimo. A seconda della numerosità del gruppo di lavoro l’attività, nel suo complesso, potrà essere un po’ più breve. Non è richiesta a nessuno dei partecipanti una preparazione preventiva: tutti partono insieme, dallo stesso punto, e concludono insieme il lavoro.
Il caricamento dei contributi di ciascun gruppo dovrà avvenire entro il 15 aprile del 2024.
Il primo passo per avviare il lavoro preparatorio è quello dell’iscrizione del gruppo (Cantiere sinodale, Buona Pratica o altro Gruppo di lavoro) sulla piattaforma, che potrà essere fatta in autonomia, dalla persona che coordinerà l’attività.
Al momento dell’iscrizione del gruppo al percorso preparatorio, verrà chiesto di indicare il punto di vista scelto (del partecipante / dell’equipe di lavoro); a seconda poi della numerosità del proprio gruppo (fino a 8 partecipanti, da 9 partecipanti) i coordinatori potranno scaricare il set specifico di schede di lavoro.
Le schede di lavoro saranno disponibili sul sito www.settimanesociali.it dal 1° novembre 2023.
Per richiesta di informazioni e di supporto è possibile rivolgersi al seguente indirizzo: percorsi@settimanesociali.it
Per essere aggiornati sulla 50ª Settimana Sociale e diventarne sempre più protagonisti è disponibile la WebApp Settimane Sociali, piattaforma accessibile da smartphone e computer, che consente di avere informazioni e materiali riguardanti l’appuntamento in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024, ma anche di gestire attività, gruppi ed eventi.
Attraverso la WebApp, disegnata e realizzata da SpazioUau e accessibile dal sito app.settimanesociali.it dopo aver aperto il proprio account, è già possibile creare gruppi di lavoro per la fase preparatoria come “Cantiere”, “Buona Pratica” e “Gruppo Spontaneo”. Si possono scambiare messaggi e informazioni, consultare le guide e compilare le risposte elaborate nel gruppo di lavoro.
Da marzo si potranno visualizzare tutti gli eventi che si terranno durante la Settimana Sociale e ogni utente potrà iscriversi, riservando il proprio posto.
Sarà possibile anche effettuare il pagamento della quota di partecipazione alle Settimane Sociali e verranno condivisi gli enti convenzionati, con la possibilità di accedere agli sconti. Inoltre, la piattaforma metterà a disposizione una mappa con tutti i punti di interesse: fermate delle navette, enti convenzionati, ecc. Ogni utente avrà un proprio badge digitale, con cui accedere a tutti gli eventi organizzati durante le Settimane Sociali. Un sistema di notifiche permetterà di mantenersi aggiornati su tutte le novità. Nei giorni dell’incontro di Trieste, la WebApp sarà infine utilizzata dai delegati per svolgere le diverse attività in programma.
ATTIVITÀ PREPARATORIEE WEB APP
Parliamo di news e aggiornamenti in avvicinamento a luglio 2024, di come navigare la nostra web app al meglio, di come si svolgono le attività ed i percorsi in preparazione, dai gruppi alle schede di lavoro.
GUARDA IL VIDEO TUTRIAL
Abbiamo creato un tutorial apposta per farti scoprire la piattaforma e rispondere a quante più domande possibili così da semplificare la navigazione e renderla accessibile a tutti e tutte.