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Settimane Sociali

Per una comunità sostenibile: la quinta Settimana Sociale diocesana

Per una comunità sostenibile: la quinta Settimana Sociale diocesana

Si è svolta dal 15 al 18 giugno, a Cerignola, la V Settimana Sociale Diocesana, organizzata dall’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro e dalla Caritas Diocesana, quest’anno centrata sul tema La costituzione di una comunità sostenibile. L’appuntamento ha avuto l’obiettivo di trattare il tema della sostenibilità nella società, alla luce della difficile situazione umana e comunitaria che caratterizza la contemporaneità, spaziando dalla sinodalità al sociale, dall’ambientale all’economico, dal politico alla legalità e alla prossimità, nella convinzione che «tutto è connesso», come insegna papa Francesco. «La Settimana Sociale Diocesana – ha affermato Gaetano Panunzio, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale – rappresenta un fondamentale esercizio di sinodalità e di democrazia. Siamo felici di poter continuare a camminare su questo sentiero e di dare, come cattolici, il nostro contributo. Il tema scelto, quello della sostenibilità, si inserisce in un momento storico importante. Espressamente abbiamo voluto trattare l’argomento dal punto di vista ambientale, economico e sociale poiché queste tematiche spesso risultano affrontate come entità sciolte, ma in realtà costituiscono un corpo unico che deve muoversi all’unisono per giungere all’obiettivo, che è quello del corretto funzionamento di ogni comunità».
Nella serata inaugurale, moderata da Luca Maria Pernice, giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno, dopo i saluti di don Pasquale Cotugno, direttore della Caritas Diocesana, di Panunzio e di Francesco Bonito, sindaco di Cerignola, Angelo Giuseppe Dibisceglia, docente dell’Università Pontificia Salesiana e della Facoltà Teologica Pugliese, referente diocesano per il cammino sinodale, navigando fra le pagine del magistero di papa Francesco, ha approfondito il rapporto sinfonico esistente fra sostenibilità e sinodalità e ha evidenziato come l’invito a riscoprire lo stile sinodale – che non corrisponde alla celebrazione di un sinodo – non costituisce soltanto uno dei temi ricorrenti dell’odierno papato ma esprime anche la piena sintonia che lega Bergoglio al Concilio Vaticano II, primavera che guida e accompagna la Chiesa verso il domani. Si pone all’interno di questa architettura ecclesiale la scelta della sostenibilità che permette a ciascuno di porsi in “ascolto” dell’altro, alla “ricerca” dell’altro, per “proporre” all’altro scelte concrete da compiere insieme, rivelando il fascino prismatico di un’esistenza da vivere in vicendevole fraternità. Sebastiano Nerozzi, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e segretario del Comitato Scientifico e organizzatore per le Settimane Sociali, ha parlato delle strette interconnessioni fra cammino sinodale ed ecologia integrale, sottolineando la dimensione necessariamente comunitaria di ogni impegno per l’evangelizzazione del sociale. Di particolare rilievo, alla luce dell’attuale crisi, è il tema della povertà diffusa tra le famiglie, di un lavoro che per i giovani diventa sempre precario e privo di tutele, di una imprenditorialità che si scontra con fenomeni di illegalità diffusa. Da qui l’importanza di costruire, a partire dalle parrocchie, reti di solidarietà aperte e inclusive, capaci non solo di dare sostegno immediato a chi si trova nel bisogno, ma anche di tessere alleanze fra le generazioni per progettare insieme il futuro dei territori secondo una logica di ecologia integrale. Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, ha approfondito il rapporto esistente fra giustizia ambientale e strategie di transizione ecologica.
«Costruire una società, una comunità sostenibile – ha sottolineato don Cotugno – oggi è di fondamentale importanza. La si realizza solo se rivediamo e studiamo nuovi stili di vita, programmando interventi sociali che tutelino i diritti della persona. Oggi la società diventa sostenibile – a fronte di una realtà sempre più tesa a investire in armi che alimentano solo contrasti – se l’ambiente, il lavoro, l’attenzione all’altro diventano temi prioritari».