“Queste Giornate sociali cattoliche europee sono importanti perché mostrano che i cristiani, i cattolici, sono vivi in Europa e che possiamo lavorare per la solidarietà e per il benessere di ciascuno cittadino di questa Europa, specialmente per i giovani e per l’avvenire che abbiamo a cuore tutti”. Con queste parole il card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Comece (Commissione degli episcopati dell’Ue), ha presentato questa mattina in Vaticano la terza edizione delle Giornate sociali cattoliche europee sul tema “L’Europa oltre la pandemia: un nuovo inizio” che si svolgerà a Bratislava, in Slovacchia, dal 17 al 20 marzo. L’iniziativa è promossa dalla Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e dalla Conferenza episcopale slovacca, in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. “Con uno sguardo rivolto all’Europa oltre la pandemia verso un nuovo inizio, l’evento sarà l’occasione per riflettere sull’importanza della solidarietà e della giustizia sociale in un’Europa in transizione”, ha detto il card. Hollerich. “Il comportamento egoistico e il materialismo – sarà questa l’idea-chiave delle Giornate – devono lasciare il posto alla solidarietà, come ha dimostrato l’attuale crisi sanitaria. Dobbiamo lasciare che il principio di solidarietà guidi le nostre azioni e rimanere uniti in tutta Europa per condividere il peso delle sue implicazioni socio-economiche”.
Saranno le due Encicliche di Papa Francesco, Laudato Si’ e Fratelli Tutti, a guidare riflessioni e proposte, ha detto il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, augurandosi che le Giornate possano mettere in atto in Europa e nei vari ambiti una “spiritualità della fraternità”. Ai lavori parteciperanno oltre 300 delegati inviati dalle Conferenze episcopali europee, giovani, accademici, politici.
L’iniziativa – ha spiegato mons. Stanislav Zvolenský, arcivescovo di Bratislava e presidente della Conferenza episcopale slovacca – ha scelto per il logo l’immagine di San Martino di Tours con la sua conversione al cristianesimo dopo aver incontrato un mendicante seminudo alle porte della città di Amiens, nel nord della Francia. Tutti i dettagli dell’evento, così come le possibilità di registrazione e partecipazione, saranno pubblicati sul sito ufficiale catholicsocialday.eu, che è già attivo. Le Giornate cominceranno il 17 marzo con la celebrazione di apertura in cattedrale poi nei giorni 18 e 19 marzo, i partecipanti saranno chiamati ad analizzare le sfide nella Europa contemporanea a partire da tre temi-chiave: cambiamento demografico e famiglia; trasformazione tecnologica e digitale; ecologia e cambiamento climatico. I lavori si svolgeranno sia in plenaria che in gruppi di lavoro e tavole rotonde. Il 20 marzo, i risultati dei workshop saranno presentati e discussi in plenaria.
Le tematiche scelte per le Giornate – ha detto mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente del Ccee – evidenziano “la necessità di prendersi cura delle giovani generazioni, che sono le protagoniste e non solo le spettatrici di questo rinnovamento; prendersi cura delle realtà sociali più fragili, dei poveri e dei migranti, perché a tutti sia offerta una vita dignitosa; a prenderci cura dell’ambiente che ci circonda, partendo da una profonda conversione ecologica”. In occasione del 40° anniversario della Comece, Papa Francesco ha invitato l’Europa a riscoprire e a essere se stessa. E ha aggiunto: “Oggi, mentre in Europa tanti si interrogano con sfiducia sul suo futuro, molti la guardano con speranza, convinti che essa abbia ancora al mondo e all’umanità”. “Questo – ha concluso Grušas – è il nostro augurio e il nostro impegno per l’Europa”.