Nella grande sfida della transizione ecologica, i giovani devono essere protagonisti: “hanno bisogno di costruire tutto quello che vivono in comunità pensanti, di sperimentare i loro sogni e di avere le condizioni, sociali e politiche, per concretizzare quello che pensano”. Ne è convinto padre Francesco Occhetta, docente alla Pontificia Università Gregoriana e membro del Comitato scientifico delle Settimane sociali dei cattolici italiani.
In un nuovo approfondimento video dedicato ai temi dell’appuntamento di Taranto, padre Occhetta si sofferma sulla necessità di “ascoltare, programmare, sperimentare e interconnettere molte dimensioni virtuose che sono sconnesse”. “Il raccordo di queste esperienze giovani farà emergere un disegno che può creare un’alternativa”, afferma il docente ricordando che l’attuale “modello di sviluppo è imploso”. Se da una parte occorre dunque individuare altre strade, “aiutati da chi ha già dei paradigmi nuovi”, dall’altra serve “uno sguardo contemplativo alla realtà che ci permetta di vedere ciò che spesso non si vede, ovvero una profondità di senso che i giovani chiedono”.