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Settimane Sociali

Mons. Renna: progettare un lavoro dignitoso, libero e per i giovani

Mons. Renna: progettare un lavoro dignitoso, libero e per i giovani

“Viviamo in un momento particolare nel quale sentiamo tutto il pericolo che viene dalla crisi demografica e assistiamo ad una forte emigrazione dei giovani, soprattutto dal Sud Italia e dalle isole. Questo pone in grandi difficoltà vaste aree del Paese”. Lo afferma Mons. Luigi Renna, presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia, commentando il messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro di quest’anno che ha per titolo “Giovani e lavoro per nutrire la speranza”.
“In generale – spiega il Vescovo – quella dei giovani è una situazione nella quale il lavoro è una realtà sempre è accessibile a tutti. Proprio nei giorni in cui abbiamo ricevuto i dati dell’Istat sul Bes, Benessere Equo e Sostenibile, ci rendiamo conto che questo messaggio dei Vescovi dona speranza”.
Il Presidente del Comitato scientifico e organizzatore evidenzia che “tra i cantieri di Betania, nelle nostre Chiese nel Cammino sinodale, è emersa anche la voce dei giovani”. Si tratta, osserva, della “voce di coloro che diventano protagonisti, con quei mezzi che la Chiesa e la società civile offrono”. Come dimostrano “le buone pratiche, già emerse alla Settimana Sociale di Taranto che certamente emergeranno a Trieste”.

Nel video, mons. Renna ricorda in maniera particolare il Progetto Policoro, “che da anni cerca di dare speranza ai giovani, soprattutto nelle aree più povere del Paese, e li vede protagonisti, piccoli imprenditori”. E poi, aggiunge, c’è “la grande speranza che viene da Economy of Francesco, che pensa ad una macroeconomia che si coniughi con la microeconomia, e da tante piccole realtà che vogliono sfidare un futuro che non sempre sembra roseo”. Senza dimenticare le tante cooperative sociali. “Sembra di avere – rileva – tanti giovani Davide che vogliono sfidare un Golia dell’economia che molte volte è poco inclusivo, soprattutto delle nuove generazioni”.
Per mons. Renna, “con questo messaggio sono vere anche le parole di papa Francesco, quelle della Christus Vivit che dice: «Il mondo del lavoro è un ambito in cui i giovani sperimentano forme di esclusioni ed emarginazione, e la prima più grave forma di disoccupazione giovanile in alcuni paesi raggiunge livelli esorbitanti. Oltre a renderli poveri la mancanza di lavoro recide nei giovani la capacità di sognare e di sperare»”. “Al grido dei giovani – conclude – dà voce il Papa, con l’esortazione Christus Vivit, ma il Papa invita anche alla partecipazione: lo ha fatto nell’ultimo incontro avuto nel marzo scorso, il 18 marzo, con i giovani del Progetto Policoro, ai quali ha detto: «La partecipazione è balsamo sulle ferite della democrazia, vi invito a dare il vostro contributo sempre con il fine e lo stile del servizio», un contributo che aiuta a rinnovare il nostro Paese anche nel progettare un lavoro che sia dignitoso, che sia libero, che sia per tutto, che sia per i nostri giovani”.