Al cuore della Democrazia

Settimane Sociali

080214-021

Per una (r)esistenza democratica. Come e dove si custodisce la democrazia

“Percorriamo un tornante della storia in cui certamente è necessario vigilare perché la democrazia continui ad esistere. Non possiamo viverla come un fatto scontato, instaurato una volta per tutte. Osserviamo – afferma il presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto per lo studio dei problemi sociali e politici ‘Vittorio Bachelet’, Franco Miano – il disinteresse di ampie fasce della popolazione per la vita politica, che si esprime al massimo grado al momento elettorale in cui si registrano tassi di astensione che superano talvolta il 50 per cento degli aventi diritto. Tutto questo ci porta a impegnarci per un’opinione pubblica quanto più informata e consapevole, per un corpo elettorale capace di pensiero critico e, di conseguenza, di scelte compiute a ragion veduta”.
Parole da cui si evince la centralità dei mezzi di comunicazione, entrati in Italia in una crisi che oramai dura da decenni e non permette di intravvedere la luce in fondo al tunnel. Ma non è solo una questione di giornali, tv o informazione digitale. “È necessario – riprende Miano – tornare a coltivare i luoghi in cui si fa esperienza di democrazia nelle sue diverse espressioni fin da piccoli. Pensiamo in particolare alla scuola, all’università, al mondo del lavoro con il sindacato, al terzo settore animato da associazioni e cooperative che eleggono i propri organi rappresentativi, ma pensiamo anche alla Chiesa che ha imboccato con decisione il cammino sinodale tuttora in corso”.
Di questo e di altro ancora si discuterà al XLIV Convegno Bachelet, Per una (r)esistenza democratica. Come e dove si custodisce la democrazia, promosso dalla presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana e dall’Istituto Bachelet, a Roma venerdì 9 e sabato 10 febbraio presso il TH Domus Mariae. Dedicato alla memoria del giurista e presidente nazionale dell’Ac, barbaramente assassinato dalle Brigate rosse il 12 febbraio 1980, il simposio si articola in due sessioni di lavoro.
Venerdì 9 febbraio pomeriggio (dalle 15 alle 18.30 circa). Introduzione al convegno Il metodo democratico come modo d’essere e come stile di Franco Miano, presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto Bachelet. Prima sessione – parte prima La democrazia nelle (e attraverso le) formazioni sociali ne discutono Carla Danani, Università di Macerata, Ludovica Mangiapanelli, vicesegretaria del Movimento Studenti di Azione Cattolica, Vera Negri, Università di Bologna. Prima sessione – parte seconda La comunità ecclesiale di fronte alle sfide della democrazia ne discutono Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente del Comitato scientifico delle Settimane sociali. Presiede e modera i lavori della sessione Agatino Giuseppe Lanzafame, direttore dell’Istituto Bachelet.

Sabato 10 febbraio mattina (dalle 9 alle 13 circa). Seconda sessione L’armonia democratica. Pluralismo è democrazia. Presiede e modera Gian Candido De Martin già presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto Bachelet. Interventi Pluralismo istituzionale, autonomie locali e democrazia di Giusy Caminiti, sindaco di Villa San Giovanni, Pluralità dei centri di potere ed equilibrio tra poteri di Stefano Ceccanti, Università “La Sapienza” di Roma, Pluralismo economico e democrazia di Monica Di Sisto, giornalista, esperta di economia e cooperazione internazionale, Pluralismo dell’informazione e democrazia di Marco Ferrando, vicedirettore di Avvenire. Segue dibattito. A chiusura dei lavori, la consegna del Premio “Vittorio Bachelet” per tesi di laurea edizione 2023.
Venerdì 10 febbraio alle 19, presso la Chiesa della Domus Mariae, mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Ac, presiederà una Santa Messa in memoria di Vittorio Bachelet, nel 44° anno dalla sua morte.