Ci sono tanti movimenti nell’esperienza della cooperativa agricola sociale “R-accogliamo”, a Campagna, in provincia di Salerno, che dicono come non solo sia possibile, ma sia buono allargare lo sguardo della cura. C’è l’attenzione alla terra, per la sua possibilità di creare comunità prima ancora che creare alimenti e cibo. E c’è l’attenzione alle persone. Perché intorno alle coltivazioni di agricoltura biologica nel terreno di un antico monastero ora sede delle attività di sartoria, centro diurno, ospitalità solidale, si muove l’inclusione di uomini e donne migranti, minori con disagio, insieme anche alle attività educative per i ragazzi delle scuole che passano sempre attraverso il lavoro fatto con le mani sui materiali che la natura mette a disposizione. Non solo dunque produzione di olio, grano, zafferano, miele, tartufo, ma impegno a tessere legami di comunità, per scoprire che #tuttoèconnesso e che “Il pianeta che speriamo” cui guardano le Settimane sociali di Taranto, conosce già appassionati costruttori di speranza.
