Al cuore della Democrazia

Settimane Sociali

“Ridaje”: quando il bilancio va oltre la finanza

“Ridaje”: quando il bilancio va oltre la finanza

Oltre sessanta giovani delegati, tra sabato 13 e domenica 14 aprile, hanno potuto vivere a Roma un “assaggio” della Settimana sociale di Trieste all’interno dell’incontro “Al cuore della Democrazia. Partecipare tra storia e futuro – Young”. Un appuntamento che ha permesso il confronto con la vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali, Elena Granata, la sperimentazione del metodo che sarà impiegato dai delegati a Trieste e la riflessione ai Fori romani, insieme a don Andrea Lonardo, direttore del Servizio per la cultura e l’università della diocesi di Roma. Nel pomeriggio di sabato 13 aprile, nel Mercato San Paolo di via Corinto, i giovani da tutta Italia si sono trovati faccia a faccia con una “Buona Pratica”, esempio di come l’imprenditoria sociale sia un modo di fare impresa che tiene conto non solo del profitto economico ma che considera, prima di tutto, le ricadute positive di ciò che si fa e di come lo si fa. Lungo e appassionato il dibattito con Lorenzo Di Ciaccio, fondatore e guida di “Ridaje”, start up sociale impegnata nella riqualificazione urbana che si prende cura del verde abbandonato di Roma avvalendosi della collaborazione di ex detenuti e senza tetto. “Ci siamo resi conto – ha spiegato – che il giardinaggio aveva un forte valore, perché prendersi cura di qualcosa è il primo passo per prendersi cura di sé stessi”. “Ridaje”, progetto che Di Ciaccio ha contribuito a fondare nel 2019 dopo dodici anni di volontariato in un centro d’accoglienza, ha superato il primo scoglio della pandemia reinventandosi anche come impresa di pulizie per il Mercato San Paolo. Lo strumento che fa la differenza è sempre la ricerca della sintonia con le persone per far riguadagnare loro la fiducia”.  “Spesso – ha osservato di Ciaccio – ci sono persone che hanno avuto un ‘blocco’ per esperienze negative e alle quali basta davvero poco per ritornare ad avere una vita normale e trovare un lavoro”.

Esperienze come quella di “Ridaje”, capaci comunque di sostenersi autonomamente sul mercato anche un piccolo ma simbolico utile di esercizio, hanno nella realtà una portata ben più ampia delle cifre dei bilanci: “Il mondo economico – ha fatto notare Di Ciaccio – è un po’ falsato perché misura solo l’aspetto finanziario, senza tenere conto dell’impatto sulle persone. In un’impresa sociale, il lavoro e l’impatto sociale non possono essere svincolati”. Un sociale, dunque, che va documentato, misurato e comunicato con trasparenza e autenticità, per aiutare investitori e cittadini a valutare l’impatto a 360° delle proprie scelte. Cruciale dunque “la progettazione” perché un’idea dal basso arrivi alle amministrazioni e agli sponsor, ma soprattutto perché apra opportunità di riscatto e di rilancio per persone che, nonostante le loro cadute, hanno molto da dare e da scoprire: Ridaje!

Andrea Canton