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San Possidonio (Mo): nasce la Comunità Energetica Rinnovabile

San Possidonio (Mo): nasce la Comunità Energetica Rinnovabile

È nata ufficialmente, a pochi giorni dal Natale, la Comunità Energetica Rinnovabile di san Possidonio, in provincia di Modena e in diocesi di Carpi. Non un punto di arrivo, ma un momento di svolta che arriva al termine di un anno di progettazione condivisa e partecipata che in questo Comune di 3500 anime fonda le radici nelle conclusioni della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia celebrata a Taranto nell’ottobre del 2021. Quella di san Possidonio è una delle primissime realtà ad avere già toccato il traguardo, intanto sulla carta, ma presto anche nei tetti delle case con i pannelli fotovoltaici. “A partire da Taranto – racconta la vicepresidente della neonata Comunità Energetica, Agnese Zona – è nata la convinzione che fosse necessario passare all’azione in fatto di ecologia integrale. Da qui il progetto di costituire una CER, Comunità Energetica Rinnovabile, con lo scopo di avere benefici ambientali per tutta la comunità, dato che siamo in Emilia Romagna, nel cuore della Pianura Padana che è la zona più inquinata d’Europa. Ma la CER ci permetterà anche di andare a intervenire sulle situazioni di povertà energetica delle famiglie del paese”.
La genesi di questa Comunità Energetica, che proprio ora muove i suoi primi passi, nasce da una richiesta del Consiglio Comunale e di un successivo dialogo tra l’amministrazione e le realtà sociali del territorio. “Nel novembre 2022 – racconta Zona – avevo costituito in parrocchia un circolo legato al Movimento Laudato Si’. Quando il vicesindaco e assessore all’ambiente si è rivolto a me come associazione, abbiamo pensato se non fosse il caso di fare entrare la parrocchia come partner del progetto del Comune su approvazione della Diocesi”. La parrocchia, infatti, era reduce in diocesi da un Laboratorio per le parrocchie sostenibili. Ricevuti tutti i via libera il Comune, la parrocchia e la Pro Loco hanno partecipato al bando regionale sulla partecipazione, sviluppando così un percorso partecipativo che ha visto un impegno diffuso da gennaio a maggio 2023, anche con la Consulta del volontariato che raggruppa tutte le associazioni presenti nel Comune. “Abbiamo sviscerato un po’ tutti quelli che sono gli argomenti legati alle dinamiche delle comunità energetiche – spiega Zona – l’obiettivo era quello di capire, insieme ai cittadini presenti in modo abbastanza collegiale, quale poteva essere la forma migliore per la nostra situazione, per il nostro territorio, per proporre un’eventuale apertura di una comunità energetica rinnovabile”. Grazie ad un ente di Modena che collabora con il Comune i cittadini di san Possidonio hanno potuto ascoltare l’esperienza di una Comunità Energetica Rinnovabile già esistente a Napoli, legata alla Fondazione Figlie di Maria. Sebbene quest’ultima abbia a che fare solo con la rete secondaria e abbia dimensioni più piccole rispetto a quello che invece oggi è permesso solo da poche settimane con i nuovi decreti, la condivisione di questo vissuto è stata preziosa per avere le idee più chiare anche nel Modenese. Dopo un incontro dedicato alle forme giuridiche ottimali e alle modalità di condivisione degli incentivi energetici a vantaggio della collettività, questa prima fase si è chiusa con un incontro aperto a tutta la cittadinanza.
Nel frattempo, un secondo bando, questa volta esplicitamente rivolto a comunità energetiche nascenti, è stato pubblicato dalla Regione Emilia Romagna: “Abbiamo partecipato e anche questa volta abbiamo vinto. Il nostro lavoro – sottolinea Zona – è stato particolarmente apprezzato in Regione in virtù di questa forte alleanza tra Comune, associazioni e parrocchia. Importante anche l’avere previsto fin da subito che la partecipazione debba essere libera, senza vincoli, senza quote di partecipazione”. La parrocchia, data l’età degli impianti, parteciperà alla Comunità energetica come consumatrice e non come produttrice. “Il Comune – continua – ha scelto di destinare tutti gli introiti della ripartizione degli incentivi per il sollievo delle povertà energetiche”.
Fondamentale perché tutto questo processo si mettesse in moto l’impulso iniziale della Settimana Sociale di Taranto: “Quando il vicesindaco ci ha proposto di imbarcarci in questa avventura abbiamo ribadito quanto tutto sia un seguito delle proposte e degli impegni della Settimana Sociale del 2021. Sia il vicario generale con cui siamo interfacciati, sia il nostro parroco che il responsabile del laboratorio diocesano sulle parrocchie sostenibili hanno dato fin da subito tutto il supporto possibile a questo progetto”.
Dopo San Possidonio, ci si aspetta nelle prossime settimane la costituzione di molte altre Comunità Energetiche Rinnovabili, nate su impulso della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia di Taranto, dopo il decisivo via libera dei decreti attuativi del Ministero dell’Ambiente da parte dell’Unione Europea.

Andrea Canton